Nella splendida cornice di San Gimignano si è svolto il XVII Incontro Nazionale Apurimac, una tre giorni di formazione, stimoli e condivisione che ha visto la partecipazione di volontari di lunga data insieme a nuove “reclute”.
L’incontro, della durata di tre giorni, ha offerto al suo interno una giornata di formazione dal titolo “La comunicazione nel non profit nell’epoca dei social network”, concepita con l’obiettivo di dare risposta all’evoluzione dei mezzi di comunicazione avvenuta nel corso degli ultimi anni.
Il Terzo settore, in modo particolare, non potrà fare a meno di uniformarsi alle nuove metodologie comunicative, in modo da utilizzarle in maniera sempre più professionale e, quindi, efficace.
Nel magnifico convento degli Agostiniani, costruito a partire dal 1280 e con un chiostro interno realizzato agli inizi del XV secolo, il corso ha permesso ai presenti di maturare una maggiore consapevolezza delle enormi potenzialità che internet offre agli operatori del non profit.
Un “gioco di ruolo” finale ha permesso a tutti i partecipanti di cimentarsi con la pianificazione di una strategia comunicativa da implementare per una ipotetica associazione: è stato formativo e allo stesso divertente e ha permesso di scambiarsi idee e punti di vista che non sempre in corsi di formazioni vengono spronati.
Le due giornate successive, invece, sono state organizzate con l’obiettivo di presentare, nella prima, le attività svolte da Apurimac Onlus nel corso degli ultimi anni e, nella seconda, quelle che verranno nel futuro prossimo.
La prima di queste due giornate ha consentito di effettuare un approfondimento riguardante lo stato di avanzamento dei progetti e delle attività che Apurimac Onlus promuove in Italia e all’estero attraverso gli interventi del responsabile progetti di Apurimac Onlus Maurizio Misitano e della responsabile del settore comunicazione Francesca Bellini.
Nel corso della giornata sono state presentate le attività svolte direttamente in Perù, Nigeria ed Algeria, con particolare attenzione ai progetti sanitari che l’Associazione realizza a Cusco e nella provincia dell’ Apurimac, ed al progetto “La Scarpa Etica”, col quale, attraverso la collaborazione tra l’impresa Lilimill ed un produttore peruviano si è riusciti a dare il via alla produzione di una scarpa etica, confezionata per una parte in Italia e per l’altra nei territori andini a sostegno delle campagne sanitarie in Apurimac.
Ampio spazio è stato riservato anche alla presentazione di due delle iniziative di raccolta fondi che verranno attuate nei prossimi mesi: la prima, “Cosa bolle in pentola”, coinvolgerà direttamente i sostenitori e volontari di Apurimac che avranno la possibilità di organizzare, in maniera autonoma, eventi culinari finalizzati alla raccolta fondi a sostegno del progetto “Energia rinnovabile da biodigestori in Apurimac”; la seconda relativa all’evento “PePERUncino”, per il quale è stata svolta un’analisi dell’andamento dell’edizione 2013 e sono state raccolte idee e proposte per il 2014.
L’ultima giornata è stata incentrata sulla condivisione, da parte dei volontari presenti e di coloro che per la prima volta approcciavano ad Apurimac, delle proprie attività, svolte, ognuna, nel proprio territorio di appartenenza.
Da quest’ultima giornata sono nate diverse proposte di collaborazione tra i diversi gruppi locali e si è cercato di individuare quali possano essere le più efficaci modalità di azione da attuare nel futuro, con l’obiettivo di comunicare i successi dell’associazione e di dare uno slancio ulteriore alle attività di raccolta fondi.
Tutto ciò è stato possibile grazie all’infinita disponibilità di Padre Bryan e di tutti i padri agostiniani del convento di Sant’Agostino a San Gimignano che hanno consentito ad Apurimac di esporre tutti i propri intenti ed ai partecipanti, nuovi e vecchi, di cogliere al meglio lo spirito dell’associazione e di trovare ulteriori stimoli e motivazioni.
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