La mattina, molto presto, ci rechiamo a celebrare la Messa nel Collegio delle Suore del Divino Amore. Alla Messa partecipano anche il centinaio di ragazze che vivono in questo Collegio. Pensare che alla loro giovane età si alzano prestissimo per fare le pulizie e poi partecipare alla Santa Messa, significa che almeno si sono alzate alle 5, mi fa proprio pensare, soprattutto ai numerosi capricci di noi adulti.
Dopo la colazione, Suor Cleofe, che è la direttrice della scuola, ci invita a partecipare all’alza bandiera e al canto dell’inno nazionale che gli studenti fanno all’inizio di ogni settimana. Il responsabile della scuola mi ha chiesto di alzare la bandiera, sono sempre gesti che danno una certa emozione. Durante il saluto è stato invitato un bambino, Javier, a recitare; è stato proprio bravo, ma non ho capito niente, perché recitava in chechua. Ma poi mi è stata fatta la traduzione, ma soprattutto da dove nasceva quella poesia… da una sua esperienza tragica diretta. Insieme alle sue tre sorelline, ha assistito all’uccisione della madre per mano del padre. Ubriachi ambedue, hanno litigato e lui ha gettato la moglie in uno strapiombo.
Dopo la cerimonia, abbiamo visitato la scuola ed in particolare alcune classi, assistendo alle lezioni. Vedere la volontà di questi ragazzi, che si impegnano nello studio, malgrado le loro situazioni difficili a livello familiare, sociale, di ambiente… fa pensare!
Partiamo poi alla volta di Colca, un paese distante circa un’ora e mezza di macchina da Cotabambas. Lì Padre Mario, nella Chiesa di San Marco, ha già radunato i ragazzi della scuola secondaria e al nostro arrivo li stava già preparando alla Santa Messa. Ragazzi e ragazze molto timidi ma attenti. Ancora bisognosi di una vera evangelizzazione. Non sanno fare nemmeno il segno di croce, segno di un abbandono, soprattutto dopo il lavoro di Padre Ettore che spesso veniva qui, ma dopo di lui un po’ di vuoto. Padre Mario desidera riprendere i contatti in modo più periodico. Dopo di loro arrivano i bambini della primaria, sono tantissimi e arrivano di corsa; qualche canto e qualche gioco e poi una piccola merenda. Sembra sempre davvero pochissimo quello che si può fare per loro. Alcuni fanno 3 ore di cammino per venire a scuola. Partono alle 5 da casa.
Ritorniamo a Cotabambas che sono già le 16, si mangia un boccone e poi via alla volta dell’Aldea (Casa anziani), con lo scopo di intervistare Anna Maria e Maribel che lavorano con gli anziani, ma manca la luce e le batterie della macchina fotografica sono scariche, si aspetta, ma la luce non arriva; infatti anche la cena che ci viene offerta avviene a luce di candela. Non riusciamo a fare il lavoro previsto, però viviamo un bel momento fraterno; sono presenti anche Padre Mario e Padre Alex della comunità di Cotabambas. E per la prima volta, da quando siamo qui, riusciamo a vedere le stelle!
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