In un Salone dei Duegento straordinariamente gremito e commosso si è tenuto, questo pomeriggio, il convegno “Santo Spirito e l’Umanesimo”, promosso dalla Comunità Agostiniana di Santo Spirito in Firenze per ricordare, a dieci anni dalla sua scomparsa, il “suo” Padre Gino Ciolini, storico Priore ed anima, per circa un sessantennio, della presenza agostiniana in Firenze, nel popolare ed amato quartiere d’Oltrarno.
Per ricordare questa carismatica ed importante figura della Chiesa fiorentina e della cultura del nostro paese sono intervenuti, moderati da Antonio Lovascio, i filosofi Massimo Cacciari e Sergio Givone, già importanti partecipanti ai celebri “Convegni di Santo Spirito” promossi proprio da Padre Ciolini a cavallo tra gli anni 70 e gli anni 90, il professor Marco Vannini, allievo di Padre Gino e suo storico collaboratore nell’organizzazione dei Convegni, Monsignor Giovanni Scanavino, Vescovo agostiniano che da circa due anni ha raccolto idealmente il testimone di Padre Gino nel dare nuova vita ai Convegni. Avrebbe dovuto partecipare Sua Em. Cardinal Prosper Grech OSA, purtroppo costretto per questioni familiari a fare rientro a Malta, sua terra di origine. Non poteva mancare il saluto di Dario Nardella, Sindaco di Firenze, città che nel 2003 riconobbe a Padre Gino la sua massima onorificenza, il Fiorino d’Oro. Ha poi portato i saluti della Diocesi di Firenze, in particolar modo del Card. Giuseppe Betori impegnato nella visita pastorale, Monsignor Andrea Bellandi, che della Diocesi è Vicario e che di Padre Ciolini è stato allievo al Seminario fiorentino.
Tutti gli interventi, in particolar modo quelli di Cacciari e Givone, hanno teso a sottolineare la lungimiranza e la tenacia di Padre Ciolini nel tenere “vivo” il Nuovo Umanesimo Fiorentino del ‘400, base della cultura europea di quell’epoca, sottolineando come fosse vivo in lui l’innesto del pensiero agostiniano nel neoplatonismo. Quanto fosse lungimirante quel pensiero, quel momento drammatico nel quale la cristianità cercava la propria autentica dimensione. Un tema di forte attualità ripreso dalla Chiesta italiana che, proprio a Firenze, a novembre, affronterà l’argomento con un importante incontro nazionale. Un tema molto caro a Padre Gino quello del Neo Umanesimo. Così come molto caro è stato per il Padre la lettura integrale (anche critica, alla toscana, come ha sottolineato con affetto Mons. Scanavino) di Agostino. I Convegni – hanno sottolineato tutti gli interventi – sono stati dei veri e propri “dialoghi” sull’argomento, stimolati da Padre Gino. Una occasione di crescita non solo per gli auditori ma per i relatori stessi. Particolarmente toccante il ricordo del professor Marco Vannini, che ha curato un libro (La Fede pensata) sulla figura del Padre agostiniano.
Se dal Convegno si è sottolineata l’importanza dell’opera ancora viva di Padre Gino con la sua attività nel campo culturale, dall’altra si è sottolineato come oggi si avverta la sua mancanza, come sia difficile “trasmettere” questo suo pensiero, questa sua azione nei giovani.
Domani mattina alle 10.30 in Santo Spirito si terrà la Solenne Concelebrazione in memoria di Padre Gino.