Oggi l’Ordine continua il suo cammino di servizio alla Chiesa, lottando per fare dei suoi ideali una realtà. Tenendo presenti i suggerimenti degli ultimi capitoli generali, si sono aperte nuove frontiere geografiche, sociali e culturali per favorire una maggiore vicinanza al mondo e un migliore servizio alla Chiesa. Sono passi significativi quelli del lavoro corresponsabile con i laici e l’impulso delleFraternità Agostiniane secolari, e l’attenzione speciale ai giovani, organizzando incontri internazionali di giovani. Inoltre, l’Ordine è presente presso l’ONU come Organizzazione Non Governativa, e sta sviluppando la presenza in internet delle opere complete di Sant’Agostino nelle diverse lingue, così come la preparazione delle risorse di stampa e audiovisi che stanno contribuendo ad una maggiore conoscenza della figura e del pensiero di Sant’Agostino.
In consonanza con una caratteristica propria degli ordini mendicanti, si è favorita la comunicazione e la collaborazione internazionale tra la curia generale e le province e queste tra di loro, per la realizzazione di attività o progetti concreti, normalmente attraverso
Federazioni nazionali o internazionali per riflettere e programmare insieme, tenendo presenti le nuove condizioni della Chiesa e la società. Dal 1992 si sta sviluppando un processo di rinnovamento personale e comunitario dell’Ordine in America Latina, per rispondere meglio alle esigenze di quella realtà continentale. Favorite dal lavoro e dal programma di un buon numero di commissioni internazionali, si sono sviluppati nell’Ordine iniziative, come congressi, settimane di studio o incontri per laici, giovani, formatori e promotori vocazionali. Parallelamente, si è incrementata la relazione e la vicinanza tra i distinti rami di questo frondoso albero che è la Famiglia Agostiniana. Una Famiglia che trova in Sant’Agostino un Padre e si sente unita da uno stesso legame spirituale.
L’Ordine si impegna nel rispondere ai “segni dei tempi” in conformità con le circostanze singolari di ogni luogo, attraverso opzioni che si rendono presenti nelle diverse aree di presenza apostolica e culturale. Così, mentre alcune comunità promuovono la dedizione allo studio, altre potenziano la liturgia, intraprendono nuove iniziative sociali o riorganizzano le attività tradizionali, come missioni, educazione o pastorale nelle chiese e parrocchie, accomodandole alla realtà sociale ed ecclesiale.
Gli studi agostiniani e patristici hanno un significativo sviluppo nei centri di studi e nelle pubblicazioni periodiche che vengono gestiti dalle diverse province. Una menzione particolare merita il prestigioso Istituto Patristico Agostiniano che, dalla sua sede di Roma, offre uno straordinario servizio alla Chiesa con lo studio dei santi Padri. Con un livello diverso, si è creato un Istituto di Spiritualità Agostiniana. Altri centri di formazione superiore, come università, collegi maggiori e la presenza di fratelli nell’università, costituiscono un apporto rilevante dell’Ordine alla Chiesa nell’evangelizzazione della cultura.
Le Province più giovani sono quelle del Santo Niño de Cebú, nelle Filippine e quella della Nigeria. La provincia della Colombia ha recuperato il suo regime ordinario e più recentemente quella del Perù.
In diverse parti dell’Ordine ci sono segni di speranza vocazionale, come si constata in quasi tutte le circoscrizioni dell’America Latina. E’ anche il caso di alcune realtà dell’Africa o di presenze in Asia, particolarmente in India e nelle Filippine.
Altre province, in cambio, con un grande peso storico, segnate da una società secolarizzata, soffrono la carestia e l’invecchiamento progressivo. Queste circostanze hanno obbligato ad iniziare un processo di revisione dell’attuale mappa delle circoscrizioni per conformarle alle loro realtà numeriche e apostoliche, realizzando unioni tra province o modificando lo status giuridico all’interno dell’Ordine.
Dopo aver vissuto con la Chiesa la celebrazione giubilare dell’anno 2000, il P. Generale e il Consiglio hanno invitato tutta la Famiglia Agostiniana a celebraretre anni giubilari, per ricordare l’anniversario della nascita di Sant’Agostino nel 2004, i 700 anni della morte di San Nicola da Tolentino e 450 anni di quella di San Tommaso da Villanova nel 2005 e il 750° anniversario della bolla della Grande Unione del 1256 nel 2006. Questi giubilei sono una opportunità per incontrare nelle commemorazioni storiche un motivo di rinnovamento ecclesiale ed agostiniano.
Negli ultimi decenni si è accentuata la sensibilità sociale, moltiplicandosi le iniziative a favore dei più bisognosi. In questo contesto, l’Ordine ha optato nel capitolo del 2001, di intensificare l’attenzione per il continente africano, dove già alcune province portano avanti da anni un efficiente servizio ecclesiale.