Sant’Agostino Padre e Mastro
La vita di S. Agostino si svolge nel secolo IV. Nato a Tagaste, nel nord Africa, territorio allora romano, la sua inquietudine esistenziale e professionale, lo conduce a Milano, dove raggiunge un’alta posizione sociale. La conversione, siamo nell’anno 386, comportò per il giovane Agostino un uragano spirituale che spazzò via dubbi e domande. A partire da questo momento fino alla fine dei suoi giorni, abbracciò uno stile di vita consacrata interamente a Dio. Si può dire che il battistero di Milano, dove ricevette il battesimo per le mani del vescovo Sant’Ambrogio, è la fonte da dove sorge la vita religiosa agostiniana. Abbandonò tutta la speranza umana e decise di seguire Cristo, abbracciando una vita celibe e vivendo in comunità. Prima a Tagaste e più tardi ad Ippona, già sacerdote e vescovo, sperimentò con un gruppo di amici il modello di vita della prima comunità cristiana di Gerusalemme, che aveva una sola anima e un sol cuore protesi verso Dio.
L’ideale agostiniano si estese in altre parti dell’Africa, moltiplicandosi i monasteri che si ispiravano alla vita e alla regola monastica di Agostino. Dopo la sua morte, alcuni dei suoi monaci, sotto la pressione della persecuzione dei vandali e più tardi dell’Islam, si trasferirono in Europa, diffondendo anche lì lo stile della vita agostiniana e la Regola di Sant’Agostino. La pressione islamica e l’imposizione posteriore della Regola benedettina ad opera dei successori di Carlo Magno, impedirono il suo sviluppo. Ci sono notizie isolate di presenza monastica agostiniana in Spagna, però la vita agostiniana rivivrà con un nuovo impeto nei Canonici Regolari che abbracciarono la Regola agostiniana come codice di vita.
L’Ordine di S. Agostino, adottò anche questa regola, nel momento che fu istituito dal Papa, nel secolo XIII, come Ordine Mendicante. Per questo, tanto la sua spiritualità che la sua vita, si costruiranno sopra due pilastri fondamentali: l’eredità di Sant’Agostino e lo stile di vita degli ordini mendicanti.