Agli inizi di questo secolo è stata lenta e difficile la ripresa delle famiglie religiose dalla disgregazione in cui si sono venute a trovare, a causa delle soppressioni del secolo scorso ad opera dei governi di gran parte degli stati europei. Nonostante tutto, ogni giorno rinnovata dalle cure e dalle potature del Padrone della vigna, la vite agostiniana ha continuato e continua a produrre per la Chiesa frutti di santità.
Nel 1906 muore il vescovo missionario Ezechiele Moreno, che viene beatificato da Paolo VI nel 1975. Nella guerra civile spagnola gli agostiniani danno un’eroica testimonianza di fedeltà: più di cento di religiosi vengono uccisi in odio alla fede; il vescovo di Teruel, l’agostiniano Mons. Anselmo Polanco, viene anch’egli ucciso.
A prova della continuità di una tradizione mai interrotta, sono in corso le cause di beatificazione dei servi di Dio P. Pio Keller, tedesco (+1904), P. Clemente Fuhl (+1935), anch’egli tedesco e superiore generale dell’Ordine, P. Gregorio Suarez Fernandez, spagnolo, morto a 34 anni nel 1949, ed è stata recentemente beatificata Madre Teresa Fasce (+1947), superiora del monastero di Cascia.
Così nella Chiesa e con la Chiesa anche noi oggi, figli e figlie di Agostino, ispirandoci all’esperienza perennemente valida di tanto maestro e padre, e sorretti dagli esempi di fratelli e sorelle che hanno raggiunto la santità additandocene la via, continuiamo il nostro pellegrinaggio “tra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio”, a fianco degli uomini nostri fratelli, in questo ultimo scorcio del XX secolo, proiettati nel futuro degli uomini e nel futuro di Dio.
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