Si è riiunita la Commissione per l’evangelizzazione e missione, presieduta per questa specifica occasione da P. Luciano de Michieli, Priore Provinciale della Provincia d’Italia. La partecipazione è stata aperta anche ad alcuni membri esterni. Pubblichiamo il resoconto dell’incontro.
Ordine del giorno:
- Esperienza di P. Marco Di Benedetto
- Mese missionario (della Chiesa Universale) nel mese di ottobre
- Giornata missionaria della Provincia
- Idee per la raccolta fondi per la missione
- Materiale di propaganda per la nostra missione
- Interventi di P. Lizardo, P. Giacomo, P. Marco e P. Bellini
- Missione popolare di Tor Bella Monaca
- Esperienza di Alberto Sala e Donatella
- Varie ed eventuali
Il questa specifica occasione l’incontro della commissione è stato presieduto da P. Luciano de Michieli (Priore provinciale della Provincia d’Italia) ed aperto alla partecipazione di alcuni membri esterni.
Oltre al Padre Provinciale erano presenti, quali membri della commissione: P. Giuseppe Pagano, Fr. Christian Iorio, P. Marco Morasca e P. Marco Di Benedetto. Gli ospiti esterni erano: P. Giacomo Bonaita, P. Lizardo Estrada Herrera, P. Pietro Bellini.
Al termine della preghiera iniziale e della lettura del messaggio di S.S. Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2013, l’incontro ha avuto inizio con la discussione dei punti 2 e 3 dell’ODG.
Durante gli interventi, l’idea che è stata sottolineata è quella di sensibilizzare le nostre comunità alla “voce” missionaria. In occasione della giornata missionaria della Chiesa Universale, che si terrà il prossimo 20 ottobre. La Provincia Agostiniana d’Italia vuole ribadire la sua volontà di prendersi a cuore le realtà missionarie che negli ultimi anni l’hanno vista protagonista in diverse realtà e territori.
Al riguardo, in relazione ad eventi ed appuntamenti che vedono interessata la Chiesa nella sua totalità, la difficoltà che emerge è proprio quella di una eventuale sovrapposizione tra le attività e le iniziative della Provincia, dell’Ordine e di tutta la Chiesa.
A questo proposito è stata valutata la realizzazione di un manifesto unico con indicazione distinta dei tre diversi appuntamenti. Questo verrà utilizzato per la promozione delle varie iniziative unito alla preparazione di un fascicolo da inviare ai confratelli della provincia italiana che contenga, oltre al materiale missionario, anche indicazioni relative agli eventi.
Il messaggio che si vuole comunicare è anche quello di un impegno economico volto ad una meta specifica qual è l’autonomia della missione. L’impegno comune in sostegno del Vicariato ha infatti come obiettivo, tra gli altri, l’autonomia economica dello stesso.
Giornate missionarie
La predicazione dei frati che vorranno recarsi nelle singole comunità per la loro testimonianza di missione si concentrerà nei giorni dedicati alla giornata missionaria della Provincia. Viene lasciato invece all’iniziativa locale l’organizzazione della giornata del 20 ottobre. Il coordinamento di questo è affidato a P. Giuseppe Pagano.
Punto 1 ODG, Esperienza di P. Marco Di Benedetto
Partito il 30 ottobre 2012 e rientrato in Italia il 5 settembre 2013, Padre Marco di Benedetto racconta la sua esperienza nelle terre di missione.
L’impatto iniziale con la nuova realtà è stato decisamente forte. Non facile ed immediato è stato l’adattamento al nuovo clima e all’ambiente tutto. Il territorio, la cultura e le varie realtà locali hanno richiesto uno specifico impegno da parte di Padre Marco per consentirgli di ambientarsi nella nuova realtà.
Il lavoro svolto è stato principalmente a carattere pastorale. A Tambobamba in particolare alla pastorale si aggiungeva la cura del catechismo per i bambini della prima comunione. Inoltre si sono svolte attività con le Suore di Gesù Verbo e Vittima. Queste sono state esperienze di lavoro intenso.
Vi sono stati però periodi di inattività caratterizzati da forti silenzi.
Nel recarsi presso i territori della nuova miniera Padre Marco si è trovato davanti ad una realtà totalmente diversa rispetto a quella osservata fino a quel momento, sottoposta a dinamiche totalmente differenti rispetto agli altri territori.
Per quanto riguarda la vita comune, ad un lavoro intenso svolto insieme agli altri confratelli, si contrappone la mancanza di uno scambio vicendevole delle esperienze fatte. Questo non solo a livello di informazione ma in particolare per quanto concerne la condivisione del lavoro che si sta portando avanti quale attività di tutta la comunità e non del solo singolo.
Sulla base di questa esperienza Padre Marco sottolinea l’importanza del ruolo dei “primi missionari” quale sostegno e guida per coloro che si recano in questi territori per la prima volta.
Alla luce del suo impegno pastorale in terra di missione, Padre Marco pone alla Commissione due precise domande. In primo luogo si domanda se questa esperienza può essere considerata come adatta a tutti. Se cioè è possibile presentare l’attività di missione della durata di un anno in Perù come momento presente nella vita di tutti i neo formati della Provincia.
In secondo luogo, la domanda riguarda l’opportunità di inviare o meno i frati in missione subito dopo l’ordinazione sacerdotale, o se invece sarebbe meglio attendere un periodo di almeno sei mesi/ un anno prima della partenza.
Viene domandato a Padre Marco di indicare quali siano le risposte che lui si dà alle domande poste alla Commissione. A suo giudizio quella della missione non può essere considerata quale esperienza adatta a tutti i frati, neo formati e non. Occorre valutare le caratteristiche di ogni singolo prima di prospettargli e proporgli una simile esperienze. Anche per quanto concerne il secondo punto, Padre Marco si dice convinto che questa esperienza dovrebbe inserirsi a seguito di un primo momento vissuto nel ministero sacerdotale a servizio di una realtà nel territorio Italiano di sei mesi / un anno, e solo in seguito valutare l’idea di una eventuale attività di missione.
Alla prima domanda posta da padre Marco di Benedetto, Padre Pietro Bellini risponde indicando che «la missione è scioccante ma sempre positiva!».
Punto 5 ODG, Materiale di propaganda per la nostra missione
Padre Giuseppe Pagano comunica che ci sarebbe la possibilità di ricevere una donazione per la realizzazione di materiale di propaganda della realtà di missione.
L’idea proposta è quella di realizzare, con l’aiuto di un finanziamento che non incida sulle economie della Missione e della Provincia, materiale di propaganda recandosi direttamente nel territorio di missione per reperire quanto necessario.
Punto 6 ODG, Interventi di P. Lizardo, P. Giacomo, P. Marco e P. Bellini
P. Giacomo Bonaita fa presente che la difficoltà comunicativa dei confratelli peruviani è più nei confronti dei missionari che tra di loro. Forse la cosa potrebbe essere legata al rispetto, paura o semplicemente alla volontà di non creare disagi. Ma questa condizione, comune a molte delle nostre comunità, può essere superata con buona volontà.
P. Marco Morasca condivide l’idea di far trascorrere un periodo di tempo prima della partenza per la missione. Questa è ad ogni modo un’esperienza valida che a suo giudizio andrebbe consigliata ai frati che hanno terminato la loro formazione. Questa esperienza sarebbe buona, aggiunge, anche per i confratelli slovacchi della provincia italiana. L’invito è quello di cercare di far entusiasmare i professi in formazione alla realtà della nostra missione. Il libro di P. Morasca è stato già tradotto nella lingua spagnola, ma occorre che venga rivisto ed adattato allo spagnolo dell’America latina prima della diffusione nel territorio della missione.
P. Pietro Bellini esprime la convinzione che forti sono ormai i cambiamenti che si stanno vivendo in Perù; e molti ancora saranno quelli che ci dovremo aspettare. Numerosi saranno gli aspetti positivi, ma molte conseguenze negative dovranno essere prese in considerazione. Il Vicariato ha bisogno di due cose: di un’idea pastorale comune, affinché si eviti che ognuno assuma iniziative isolate; e che si mettano in atto quelle attività che possano essere tali da rendere autonome le singole comunità, ma con progetti distinti e profilati per singola realtà. Viene sottolineato il fatto che ormai il Vicariato è diventato adulto e occorre cominciare a lavorare perché diventi anche autonomo.
P. Lizardo Estrada Herrera ricorda che al Capitolo Generale si è parlato del cammino dei tre vicariati verso l’unità. Cammino che però si prospetta non breve e non facile, anche se condiviso.
Dall’esperienza di Padre Marco Di Benedetto anche le realtà da lui visitate hanno vissuto un arricchimento. Forte è la richiesta, continua Padre Lizardo, di condivisione di proposte e idee per migliorare, portare avanti e sviluppare il Collegio e il Policlinico.
P Giuseppe Pagano ricorda la Giornata missionari del 6 ottobre in preparazione alla Missione popolare del 2014 a Tor Bella Monaca. Nel mese di maggio, dal 4 al 15, a Spezzano Albanese avrà inizio la Missione popolare organizzata dalla diocesi di Rossano Calabro. Sarebbe bello che confratelli, laici e suore fossero interessati a tutte le iniziative di questo genere.
Sulla realtà dell’Associazione Apurimac
Padre Bellini sottolinea che ormai la struttura del Policlinico si è configurata come realtà valida e socialmente importante. La struttura è retribuita da parte degli utenti in base alle possibilità di ciascuno. Ad oggi l’autonomia del Policlinico è all’incirca del 40 – 45%. L’idea dell’Associazione Apurimac è quella di riuscire ad arrivare ad una totale autonomia nell’arco dei prossimi 2, 3 anni.
Diverse sono le voci che potrebbero consentire il raggiungimento di questo obiettivo.
La farmacia oggi funzionante si configura come attività economica valida e con buone prospettive future. L’unità mobile sanitaria, messa a disposizione delle municipalità, comunità e società potrebbe essere in futuro una buona voce di entrata. Altre risorse potrebbero venire da un ampliamento dei servizi offerti dal Policlinico, come ad esempio le prestazioni e i servizi collaterali alla medicina tradizionale come l’agopuntura e in futuro attraverso un reparto di fisioterapia che ad oggi non vede un servizio valido offerto da nessuna struttura presente sul territorio,
Riguardo al Collegio, con i fondi ricevuti ultimamente si pensava di completare l’edificio. Purtroppo le necessità legate all’inizio dell’anno scolastico hanno portato all’utilizzo di parte dei fondi per l’allestimento delle aule e per l’apertura del Collegio.
Ad oggi affinché il Collegio possa andare avanti occorre fare una spesa urgente, sottolinea P. Bellini, di 100.000 € a copertura delle prime tre voci del prospetto di spesa allegato al progetto della struttura. Ad ogni modo, Padre Pietro Bellini sottolinea che con una direzione fatta in economia (cioè senza affidarsi ad una specifica impresa), le prime tre voci in tabella potrebbero realizzarsi con un totale di spesa ridotto al 50%, per un ammontare di circa 50.000 €.
Padre Lizardo sottolinea l’importanza di realizzare come priorità il completamento del 3° e 4° piano dell’edificio e il campo sportivo, voci queste: Lotti 1 e 2 del relativo progetto.
Intervento di Maurizio Misitano
Il Perù non è più visto dal Ministero Italiano come Paese bisognoso di aiuti. L’Europa da parte sua continua a manifestare ancora un certo interesse verso questa realtà territoriale. Questo interesse però non è volto alla realizzazione di strutture o infrastrutture. Occorre quindi procedere alla realizzazione di progetti attraverso l’uso dei servizi del Policlinico per poter reperire fondi di finanziamento presso l’Unione Europea.
Maurizio sottolinea che, considerando che per varie ragioni di mission non è possibile spostare verso il settore privato i servizi offerti dal Policlinico, sarebbe però possibile avviare un’attività di assistenza sanitaria presso la nuova miniera attraverso la nostra unità sanitaria mobile. Altre attività potrebbero essere legate invece alla formazione medico/sanitaria, attraverso il Policlinico, di vari operatori presenti ora sul territorio. Occorre, sottolinea Maurizio, riuscire ad offrire a pagamento il nostro servizio, senza contravvenire alla nostra missione di sostegno ai più poveri.
Anche attività di formazione del nostro personale interno, che possano essere aperte anche a partecipazioni esterne a pagamento, potrebbero essere una buona voce di introito e di finanziamento dell’attività e della struttura stessa.
Occorre a tal proposito, conclude Maurizio, che i nostri frati definiscano bene stili e mission.
Intervento del Padre Provinciale Luciano De Michieli
Ad oggi l’impegno economico nei confronti del Vicariato è di circa 120.000 € annui per il pareggio di bilancio. In questo momento la Provincia non si può far carico di altre spese. Ci sarebbe la possibilità di ottenere, con mediazione e garanzia dell’economo generale, un prestito ad interessi “0” da parte della Provincia d’Olanda per l’avvallo di specifici progetti. La restituzione del finanziamento sarebbe poi da definire secondo specifica timeline.
Il padre Provinciale sottolinea che se il Collegio si prospetta come realtà che può essere presa e seguita dal Vicariato come impegno precipuo, il finanziamento della struttura del Policlinico non può essere considerato un impegno e uno sforzo che possa essere richiesto al Vicariato. Pertanto, ad oggi, l’impegno a tal riguardo deve vedere un interesse primario di Apurimac.
L’Ordine e il Vicariato possono pertanto prendere in considerazione la realtà del nostro Collegio, almeno in quel periodo necessario nel quale il Collegio dovrà ancora prendere definitivamente forma. La realtà del Policlinico invece, come già indicato, dovrà rimanere di interesse primario di Apurimac.
Per ora la Provincia fa fatica a portare avanti la spesa economica di tutte le nostre strutture lì presenti. Il futuro potrebbe presentare anche scenari più rosei, ma ad oggi mancano i fondi per un impegno di altro genere.
Incontro pomeridiano
La riunione riprende nel pomeriggio con la presenza del Padre Provinciale, P. Pietro Bellini, P. Giuseppe Pagano, Maurizio Misitano e parzialmente P. Marco Morasca e P. Giacomo Bonaita.
Viene ribadita la necessità, a proposito dei lavori del Collegio di Cusco, di finire il 3° e 4° piano, il campo sportivo e l’asilo. Lasciando però quest’ultimo per il 2015.
P. Bellini dice che l’Associazione Apurimac può stanziare 15.000 euro e propone che la Provincia Italiana metta altrettanto. Sono necessari circa 50-60 mila euro a copertura di quanto preventivato.
La Provincia utilizzerà la raccolta della Giornata Missionaria Agostiniana dell’8 dicembre per questo scopo. Allo stesso modo l’Associazione Apurimac organizzerà, nelle comunità dove sarà possibile, attività specifiche quali la vendita dei presepi. Tutto il ricavato delle attività dell’8 dicembre verrà utilizzato per il medesimo fine.
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