9 settembre
Il capitolo si è riunito al mattino in assemblea per la continuazione dei lavori che consistevano nella discussione dei documenti presentati per la eventuale modifica ed approvazione, riprendendo quanto già cominciato sabato mattina.
Il primo documento è stato il supplemento alla Ratio institutionis, elaborato dalla commissione per la formazione iniziale e da questa considerato necessario per integrare alcuni aspetti noon toccati dall’attuale ratio, come il periodo di aspirantato o l’utilizzo dei nuovi mezzi tecnologici di comunicazione. P. Michael Di Gregorio ha brevemente presentato il supplemento e il motivo di esso, specificando che comunque si tratta di una fase transitoria e tra le proposte al capitolo c’è anche quella di una revisione completa e sistematica della ratio istitutionis dell’Ordine.
Nel pomeriggio si è affrontato un altro documento sottoposto all’approvazione del capitolo; il manuale di Giustizia e pace, che è stato presentato in assemblea dal priore generale P. Alejandro Moral, già membro della commissione internazionale di giustizia e pace dell’Ordine.
Brevemente il P. segretario Miguel Angel Martin Juarez ha anche esposto l’agile direttorio della curia, una sorta di vademecum che agevoli il passaggio di consegne dei vari uffici ed esponga intenti e natura di ogni commissione internazionale.
I padri capitolari si sono riuniti in gruppi di lingua ia al mattino sia nel pomeriggio per analizzare e discutere i vari documenti e poi, in assemblea, condividerne i commenti, prima di votare la loro approvazione.
10 settembre
La festa di San Nicola di Tolentino è iniziata con la celebrazione presieduta da P. John Flinn nel suo 50° di professione.
I lavori della mattina prevedono la presentazione all’assemblea di alcune proposte ritenute particolarmente significative ed importanti, per le quali si è ritenuto opportuno dedicare del tempo.
La prima proposta significativa è l’erezione di una nuova provincia in Brasile, formata da due vicariati spagnoli e la delegazione di Malta. Per questo motivo sono stati invitati al capitolo il preside della federazione, P. Pelayo Moreno Palacios, e un rappresentante, P. Eduardo Flauzino Mendes che, con P. Adeodato Skembri per Malta, hanno esposto le ragioni di questa importante scelta. In Brasile esiste un quarto vicariato, appartenente alla provincia matritense, che dopo aver iniziato il cammino di unificazione con gli altri tre ha deciso di staccarsi e questo ha suscitato l’inevitabile domanda circa le motivazioni, domanda già sorta nel capitolo generale intermedio.
La risposta data dal vicario del vicariato della Consolazione Pablo Gabriel López Blanco ha aperto il discorso sulla nuova proposta. Infatti il vicariato aveva già dal 1992 iniziato un cammino di federazione con il vicariato di Bolivia, poi interrotto per unirsi alla federazione di Brasile, e dal 2007 ha ritenuto più opportuno tornare a sostenere la presenza agostiniana in Bolivia. La seconda proposta è dunque il cammino di unificazione dei due vicariati.
Terzo argomento cui viene dato particolare spazio è la delegazione di Papua, che si chiede venga eretta a vicariato dal capitolo. Il provinciale di Olanda Paul Clement e il delegato di Papua Bernardus Baru hanno offerto una presentazione della delegazione con diapositive dagli inizi della missione alla situazione attuale.
Ancora, si espone il progetto di unificazione dei tre vicariati peruviani di Apurimac, Iquitos e Chulucanas, che desiderano intraprendere il percorso verso la fondazione di una seconda provincia in Perù. Il capitolo chiede anche al provinciale di Perù, P. Alexander Lam, un commento sullo stato di cose e sulla possibilità di appoggio della provincia già esistente.
Dopo un lauto pranzo di festa, i lavori del pomeriggio sono consistiti per intero in riunione in gruppi di lingua, con il compito di esaminare le proposte giunte al capitolo ed eventuale modifica o aggiunta di altre proposte. Ciascun gruppo ha inviato alla segreteria il risultato della discussione, per il loro esame in asemblea.
11 settembre
I padri capitolari si riuniscono in assemblea come di consueto e procedono all’esame delle proposte che verranno sottoposte a votazione al termine del capitolo, analizzando per ciascuna i suggerimenti forniti dai diversi gruppi di lingua. Come si sa, il compito richiede tempo e pazienza.
Evidentemente è necessario che un doppio comitato di redazione si riunisca nel pomeriggio, per stilare d’una parte la versione unificata delle proposte e dall’altra il testo introduttorio che costituiranno il documento finale. Gli altri padri hanno il pomeriggio libero e viene loro offerta la possibilità di visitare l’archivio generale.
12 settembre
Giunge l’altro momento tanto atteso, l’elezione del consiglio generale. La mattinata, dopo la S. Messa, comincia con un discorso programmatico del P. Generale il quale già nel saluto iniziale aveva proposto a guida del suo mandato la frase evangelica: “siate compassionevoli come è misericordioso il padre vostro celeste”. Per prima cosa ribadisce l’intento, ringrazia molto sentitamente chi lo ha preceduto e accompagnato nel lavoro fin ora svolto e propone alcune linee guida per il prossimo sessennio.
Egli ha richiamato il principio della Regola e del Vangelo secondo cui chi presiede sia come colui che serve, ed ha indicato come desiderio primario che sia messa al centro la vita spirituale e di preghiera. In effetti ci ha offerto una sorta di decalogo programmatico:
1. Priorità alla dimensione orante
2. Alimentare la vita comunitaria tramite iniziative concrete che le commissioni internazionali sapranno esplicitare dalle proposte capitolari e che giungeranno ai consigli delle varie circoscrizioni
3. Pastorale vocazionale e cura della propria vocazione
4. Attenzione alla formazione, sia iniziale sia permanente
5. Analisi della situazione sociale attuale per rispondere con il Vangelo alle esigenze di oggi
6. In particolare, nella situazione che viviamo oggi c’è bisogno di costruire una maggiore centralizzazione economica per manifestare la dimensione della povertà nel’Ordine
7. L’importanza dello studio e della dimensione culturale nell’Ordine, a partire dall’Istituto patristico.
8. Attenzione alla vita contemplativa monastica, continuando quanto già avviato dal consiglio precedente con l’incontro delle monache a Guadarrama
9. Cura del laicato agostiniano e della gioventù, tramite anche l’organizzazione di nuovi convegni per laici e animatori di pastorale giovanile
10. Rafforzare la comunicazione e l’interscambio di informazioni
Ogni auspicio, evidentemente, al fine di discernere la volontà di Dio per noi oggi e servire il mondo mettendo in pratica il carisma cui siamo stati chiamati.
Dopo il suo apprezzato discorso, il P. Generale procede a presentare le terne per la votazione degli ufficiali di curia. La votazione richiede tutto il resto della mattinata e parte del pomeriggio. Al termine, risulta completo lo staff come segue:
Joseph Farrell (Villanova) Vicario
Edward Daleng (Nigeria)
Patricio Villalba (Ecuador)
Anthony Banks (Australia)
Luis Marin (Spagna) per Europa sud
Franz Klein (Germania)
Procuratore: Miguel Angel Martin Juarez (Spagna)
Economo: Matthias Echt (Germania)
Segretario: John Flinn (Villanova)
Il resto della giornata prosegue con l’analisi delle proposte nella seconda redazione, e termina con una ottima cena nella splendida cornice del giardino di Santa Monica, con vista sul Cupolone.
13 settembre
Il capitolo volge verso le sue ultime fasi, e si passa a tirare le fila dei discorsi fatti. Dopo la S. Messa mattutina, i lavori cominciano con l’esame delle ultime proposte che da ieri erano rimaste da analizzare nella loro forma redazionale. Non occorre molto tempo e dopo meno di un’ora si rimanda il tutto al comitato redazionale e alla traduzione.
Al termine della mattinata, tutti in tonaca per un incontro che si è rivelato molto arricchente: è nostro ospite il Cardinale João Braz de Aviz, prefetto per gli istituti di vita consacrata e società di vita apostolica, il quale ha presentato con stile molto discorsivo e affabile il suo pensiero sulla centralità della teologia agostiniana nel mondo attuale, globalizzato, che ha assoluto bisogno di riscoprire il valore della comunione in quanto fondato sull’amore trinitario che spinge a donare se stessi in una dinamica di spogliazione cristica, sull’esempio del nostro amato papa Francesco, che incontra cuori e menti di tante persone nel mondo perché si è fatto piccolo, spogliandosi di fatto dei privilegi abituali che nel sentire comune appaiono esteriormente in un papa.
La “chiacchierata” del cardinale è stata breve perché ha voluto lasciare spazio ad un dialogo nel quale ci ha regalato le perle più preziose del suo incontro, concluso con un buon pranzo che sua eminenza ha aperto con la sua benedizione e concluso con un simpatico ringraziamento per l’accoglienza.
Nel pomeriggio ci siamo ritrovati per ricevere la scheda di voto delle proposte, colmando i tempi vuoti con un proficuo scambio di esperienze del mondo agostiniano: Stati Uniti, Pacifico e Cina, Italia.
Domani si prevede la lettura dello scritto introduttorio alle proposte, firme e solenne celebrazione conclusiva. Buon cammino nei prossimi sei anni, O.S.A.
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