
Parrocchia S. Agostino
Si è conclusa la prima esperienza di convivenze presso il Convento di S.Agostino proposta da alcuni animatori e sostenuta dal Consiglio Pastorale e dalla Comunità Agostiniana. Dal 10 al 12 marzo, Elena, Margherita, Benedetta, Irene, Maria, Elena, Leonardo, Edoardo, Andrea, Leonardo insieme ai loro animatori hanno colto l’occasione per cercare di calare l’esperienza della fede nella quotidianità, scoprendola attraverso momenti di vita comune. La vita di tutti i giorni (scuola, sport, studio, lavoro) si è arricchita con consapevolezza attraverso momenti di condivisione di preghiera con la recita delle Lodi mattutine, di riflessione grazie alla meditazione dopo pranzo sul Vangelo del giorno, al confronto dopo cena sull’andamento della giornata alla luce della Parola del Signore. “Ai ragazzi è piaciuto ritrovarsi – racconta Nicoletta, una delle animatrici – parlare di loro stessi, fare domande, ridere, conoscere meglio i nostri Frati, scoprire nuovi locali della Parrocchia, essersi coordinati tra i vari impegni di tutti ed essere riusciti ad “essere famiglia”! Grazie alla concomitanza con l’inizio delle Quarantore, particolarmente emozionante è stato il momento di ringraziamento del giovedì pomeriggio in Chiesa. “Grazie, insieme, felicità, sorpresa, famiglia, pace, semplicità, accoglienza”: queste le parole con cui, davanti a Gesù Eucaristia, i ragazzi hanno descritto questa prima esperienza di convivenza; esperienza che ha fatto anche sorgere desideri di nuovi cammini insieme e che ha creato un senso di appartenenza, che rende la nostra Chiesa un sicuro punto di riferimento, una casa sempre aperta“. Con la Veglia intitolata “Oggi devo fermarmi a casa tua”, questo piccolo gruppo di ragazzi si è poi unito in preghiera agli altri giovani della Parrocchia e, in un clima di raccoglimento, semplicità e gratitudine si è conclusa questa prima occasione di vita comunitaria. “Un grazie particolare va ai nostri sacerdoti – continua Nicoletta – che hanno creduto fermamente a questo progetto: a Padre Giustino per la sua disponibilità, a Padre Paolo per la sua costanza, a Padre Tonino per la sua spontaneità. Un forte grazie va anche alla famiglia di Giuseppe, Michela, Anna, Giulia e alla famiglia di Gianluca, Anna, Maria, Elisabetta e Marta, per averci aiutato e sostenuto con la loro presenza e testimonianza di vita. Certi più di prima che la fede non è poi così lontana e vaga rispetto ai mille impegni che scandiscono il nostro tempo, diamo l’appuntamento a fine mese al secondo gruppo di ragazzi!”.