Dall’Assemblea parrocchiale che si è svolta a fine ottobre 2014 è emersa la necessità di ritrovarsi per imparare a vivere la comunione cristiana, condividendo, in spirito di fraternità, la fede e le sfide a cui essa è sottoposta, perché diventi matura e aiuti a vivere.
Così abbiamo iniziato a ritrovarci una volta al mese per trascorrere una serata insieme con l’intento di imparare a stare insieme, a dialogare sulle cose che ci urgono di più e a seguire con intelligenza e cuore la strada che ci viene indicata dal magistero del Papa e del Vescovo.
Lo scopo quindi non è altro se non quello di imparare reciprocamente, l’uno dall’altro, ad essere cristiani nel mondo di oggi, certi di essere sulla strada di Cristo, amati da Lui e impegnati a portarlo dentro il mondo in cui si vive.
Non deve avere il carattere di una conferenza o di un approccio intellettuale, né quello di un salotto di élite; deve solo aiutarci a passare da una fede scontata e “saputa” a una appartenenza gioiosa alla Chiesa. La Chiesa è una madre e da essa si impara ad essere una comunità sempre riformanda e a ricostruire il tessuto della comunità cristiana e della società.
Il clima deve essere come di chi racconta la propria esperienza della fede, le difficoltà, i problemi, ma anche e soprattutto “i prodigi e i segni” che possono avvenire tra noi.
Nella serata del 6 marzo abbiamo avuto una visita inaspettata e straordinaria: il nostro Arcivescovo il Card. Bagnasco. Si è intrattenuto con noi per circa un’ora illustrandoci alcuni passaggi chiave della Evangelii Gaudium di papa Francesco che stiamo studiando. Parlando della Chiesa missionaria ci ha colpito molto l’insistenza sulla “testimonianza paradigmatica”, cioè il portare la gioia di Cristo facendo le cose ordinarie e quotidiane. E questo diventa possibile se è avvenuto l’incontro con Lui, se la sua presenza ci investe e ci travolge.
Siamo usciti da quell’incontro incoraggiati, consolati e riconfermati nel cammino. Un grazie sincero al nostro Arcivescovo che ci ha visitato e ci ha aiutato a proseguire con entusiasmo il nostro cammino.