Cari amici,
le letture della II Domenica di Quaresima esprimono il tema della prova dell’uomo e della fedeltà di Dio.
L’esperienza della Trasfigurazione è per gli apostoli la contemplazione della divinità di Cristo e l’annuncio della sua Passione. I discepoli contemplano e godono della gioia della Trasfigurazione, ma, come noi, ancora non capiscono. Scrive Agostino: “ A tale visione Pietro, esprimendo sentimenti solo umani: È bello per noi, o Signore – dice – stare qui… lì aveva Cristo come cibo dell’anima. Perché avrebbe dovuto scendere per tornare alle fatiche e ai dolori mentre lassù era pieno di sentimenti di santo amore verso Dio e che gl’ispiravano perciò una santa condotta?..” O con le parole di Anna:
“Nostalgia della voce dell’angelo…
e di bianchissime vesti la luce
ove avrei voluto restare,
ove dal nido del cuore ancora
nel buio m’incanti di sole.”
Ma la voce di Dio, che è anche per noi, dice:” Questi è il mio figlio diletto, ascoltatelo”.
Ascoltatelo quando perdete il senso del dono, quando un amico vi chiede qualcosa di voi; ascoltatelo quando è il tempo del dolore e del disorientamento; ascoltatelo quando l’amore vi interroga e chiede delle scelte. L’ascolto del Signore, come per Abramo, come per gli apostoli sul monte, non è fuga o illusione ma è stare dentro la vita, la nostra.
E ancora Agostino:” Scendi, Pietro; desideravi riposare sul monte: scendi; predica la parola di Dio, insisti in ogni occasione opportuna e importuna, rimprovera, esorta, incoraggia usando tutta la tua pazienza e la tua capacità d’insegnare. Lavora, affaticati molto, accetta anche sofferenze e supplizi affinché, mediante il candore e la bellezza delle buone opere, tu possegga nella carità ciò ch’è simboleggiato nel candore delle vesti del Signore”
Buona Domenica
Anna e Marco