Cari amici,
il profeta Geremia si rivolge al popolo di Israele con la promessa di un Dio vicino all’uomo e gli uomini, da sempre, seguendo il desiderio dell’anima cercano un assoluto nella vita, talvolta sbagliando, amando fantasmi secondo la loro fragilità. Cristo è la nuova alleanza, Dio che si manifesta uomo-Figlio nell’imparare l’obbedienza dalle cose che patì e causa di salvezza per coloro che gli obbediscono ( Paolo). E’ una lezione durissima questa: l’imparare dal patire, che era già della sapienza greca, in Gesù l’imparare dal patire l’obbedienza al Padre come atto estremo di libertà. Cristo si fa uomo fino alla morte perché se il chicco di grano muore porta molto frutto. Agostino nel commento al Vangelo di Giovanni scrive: “ E’ venuta l’ora in cui il Figlio dell’uomo deve essere glorificato; se il chicco di frumento muore, porta molto frutto… Poi le parole seguenti: Chi mi serve, mi segua; e dove sono io, ivi sarà anche il mio servitore (Gv 12, 26), mi infiammano a disprezzare il mondo, e tutta questa vita, per lunga che sia, mi appare un soffio e quasi nulla; e l’amore delle cose eterne svilisce quelle temporali.”… . E ancora “Ora l’anima mia è turbata. Che vuol dire? Come pretendi che l’anima mia ti segua, se vedo l’anima tua turbata? Come potrò io sostenere ciò che fa tremare la tua solidità? “ Ma il Signore ci dice: “Potrai seguirmi con più coraggio, poiché io mi sostituisco a te in modo che tu rimanga saldo: hai udito come tua la voce della mia potenza, ascolta in me la voce della tua debolezza; io che ti do la forza per correre, non rallento la tua corsa, ma facendo passare in me la tua angoscia ti apro il varco per farti passare.”
Scrive Michele:
” Perso negli anni, tremulo, nascosto,
attingo a mani basse dal passato,
dagli amici che sempre sono qui
e abbracciano la mia malinconia.
Con loro sarà più lieve un’altra vita
e assaporare di nuovo l’accecante
dolcezza del futuro.
Pietà di me o Dio nel tuo amore”
Buona domenica
Anna e Marco