P. Robert F. Prevost, priore generale dell’Ordine, ha ringraziato il papa della sua presenza all’inizio della celebrazione eucaristica con queste parole:
Santo Padre,
con grande gioia l’Ordine di sant’Agostino – qui rappresentato dai membri del Capitolo Generale – vuole esprimere tutta la gratitudine per la Sua gentilissima e generosa decisione di accogliere la richiesta di accompagnarci in questa celebrazione di inaugurazione dei lavori capitolari. Lei ci dona oggi la splendida opportunità di ascoltare la Sua parola, il Suo messaggio, durante questo momento di grande importanza per la vita dell’Ordine.
Oggi, solennità del nostro padre sant’Agostino, in questa basilica dedicata alla sua memoria e dove si venerano i resti mortali di sua madre, santa Monica, è un momento particolarmente significativo per questo incontro. Se sant’Agostino è nostro padre, nostro ‘fondatore spirituale’, la Santa Chiesa è nostra ‘vera madre e istitutrice’ – come scriveva Giordano di Sassonia, uno dei primi cronisti agostiniani. La nostra istituzione e il nostro stile di vita, infatti, condividono con gli altri ordini mendicanti le stesse finalità e affondano le radici nello stesso periodo storico; ma con una differenza importante: l’istituzione storica dell’Ordine di sant’Agostino è frutto della decisione dei Suoi predecessori, i papi Innocenzo IV e Alessandro IV, che, nel corso del XIII secolo, riunirono in un unico ordine mendicante tante comunità e congregazioni eremitiche che seguivano la regola di sant’Agostino. La cura manifestata dalla Sede Apostolica verso l’Ordine fin dalla sua nascita ha segnato in modo specifico la vita spirituale, il pensiero teologico, l’azione degli Agostiniani che si sentirono sempre impegnati in modo speciale al servizio della Chiesa universale. Da qui ha avuto anche origine la devozione e la fedeltà dell’Ordine ai Sommi Pontefici(Cost. n. 3).
Per questa inaugurazione del Capitolo Generale abbiamo voluto che fossero rappresentate anche tutte le realtà della più ampia famiglia agostiniana. Per questo, oltre ai capitolari di tutte le circoscrizioni agostiniane del mondo e ai collaboratori, si trovano oggi fra noi alcuni frati delle comunità più vicine, le monache, le religiose di diverse congregazioni aggregate all’Ordine e alcuni laici, membri di diverse fraternità. La loro presenza ci ricorda costantemente i tanti doni e carismi che Dio dona al suo Popolo e aggiunge un elemento prezioso a questa celebrazione. Insieme a Lei, Santo Padre, siamo felici di ricordare, come ci insegna sant’Agostino, che tutti siamo membri della Chiesa e servi di Dio, e se amiamo Cristo, non possiamo non amare la Chiesa, in tutte le sue componenti e in tutta la sua bellezza, perché Essa è veramente il Christus totus, il Corpo del Signore che ci ha amato e ha dato se stesso per noi.
Santo Padre, qualche giorno fa, quando abbiamo saputo che Lei sarebbe presente con noi in questa celebrazione, qualcuno mi ha domandato: “Che cosa vorresti che il Papa dica al Capitolo Generale?” Veramente mi ha fatto pensare, e non sono sicuro della risposta. Ma ho trovato in uno dei sermoni di sant’Agostino, parole che potrebbero servire per la risposta. Agostino ci ricorda l’importanza di camminare uniti, insieme con tutta la Chiesa:
« … se per dei compagni di viaggio è motivo di reciproca gioia fare insieme il cammino, quale gioia non avranno nella patria! Lungo questo cammino i testimoni (martyres) lottarono e avanzarono sempre nella lotta, nel procedere non si arrestarono mai. Infatti, quanti amano, vanno sempre avanti … e la via che noi percorriamo vuole dei viandanti.
Essa detesta tre categorie di uomini: chi si ferma, chi torna indietro, chi devia. Con l’aiuto del Signore, il nostro andare sia protetto e difeso contro queste tre categorie negative. Ora, in realtà, facendo insieme il cammino, uno va più a rilento, un altro si affretta; tuttavia vanno avanti entrambi». (Sermo 306B )
Santo Padre, la Sua presenza con noi, oggi, ci aiuterà a rinnovare il nostro impegno ad andare avanti con decisione, con amore, e ci aiuterà a rafforzare la nostra convinzione di camminare sempre insieme a tutta la Chiesa.
È passato appena un mese dalla celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù, alla quale molti dei presenti abbiamo partecipato con gioia. Vogliamo ringraziarLa, Santo Padre, per tutto ciò che ha fatto a Rio de Janeiro. L’entusiasmo di quei giorni è ancora vivo, e non solo nel ricordo. Il nostro desiderio è che anche oggi il Signore, attraverso la Sua presenza fra noi, possa illuminare le nostre menti, muovere i nostri cuori, ispirare tutta la nostra vita, proprio come è successo a tanti giovani in Brasile; affinché questa celebrazione e il nostro Capitolo siano occasione propizia (kairós) per rispondere con più generosità all’ispirazione dello Spirito Santo, per servire con grande amore e con coraggio la Chiesa, i fratelli e le sorelle e ogni uomo del nostro tempo laddove ce ne sia più bisogno. Grazie, Santo Padre, grazie dal profondo del cuore per questo grande dono che oggi ha voluto fare alla famiglia spirituale di Agostino!
Lascia un commento