Il secondo giorno del capitolo generale è cominciato con la s. Messa e canto delle lodi alle ore 7,30 (senza più la partecipazione del papa!) e alle 9,30 è cominciata la sessione che il preside del capitolo, P. Michael Di Gregorio, ha definito simpaticamente un “terzo inizio del capitolo” dopo l’inizio in forma di “anteprima” il 28 mattina e l’inizio solenne con la celebrazione del papa. Un inizio tradizionalmente caratterizzato dall’invocazione allo spirito Santo con il millenario canto del Veni Creator Spiritus.
P. Michael, dopo aver sentitamente ringraziato il P. Generale per il lavoro svolto e la fiducia accordatagli nel nominarlo preside, ha esposto la sua presentazione catturando l’interesse e l’apprezzamento di tutti i presenti, toccando soprattutto il tema dell’animazione vocazionale e della pastorale e formazione dei giovani nel nostro Ordine.
Dopo la pausa che è seguita al termine della sua relazione, si è passati alle solite formalità di rito: la presentazione del materiale – che stavolta consisteva in una presentazione di come funziona il tablet consegnato a ciascun capitolare con il quale, connessione wifi permettendo, si potranno scaricar e leggere tutti i documenti riguardanti il Capitolo. Approvato l’Ordo Capituli e le figure previste dalle Costituzioni, ci si è trasferiti in cappella per l’Ora media e in refettorio per il pranzo.
Dopo la “intensa riflessione” postprandiale i lavori sono iniziati alle ore 16 con la relazione che ci ha offerto il generale dei gesuiti, P. Adolfo Nicolás Pachón, che ha esposto in modo suggestivo e umanamente sapienziale otto elementi di sfida alla vita religiosa. Tra questi la sofferenza umana, il cambio di approccio nei confronti della proposta vocazionale, le mutazioni demografiche, le forme di missionarietà, possibili proposte di coinvolgimento dei giovani, il bisogno di una scuola di preghiera; il tema che molti hanno sottolineato è stato il richiamo ad un pensiero e ad un linguaggio sapienziale, il che è ben diverso da dottrinale.
I padri capitolari si sono poi riuniti in differenti gruppi linguistici per discutere ed enucleare le varie domande e proposte che P. Adolfo ha saputo suscitare, per poi riunirsi ancora in assemblea per sottoporre al relatore quanto confrontato nei gruppi. Cena e distensivo dialogo con passeggiata a seguire. Si respira un clima inevitabilmente sereno e disteso, si percepisce di stare fra persone buone ed amabili, come ogni agostiniano!
P. Aldo e P. Giuseppe Pagano favoriscono la comprensione con una traduzione puntuale e precisa di parole che almeno per oggi non sono mai state pronunciate nella nostra lingua… speriamo di farla sentire presto!
Lascia un commento